Il punto più elevato è di 14 metri di profondità ed è ben visibile dalla superficie nelle giornate di mare calmo. Conviene ancorare qui e, una volta in acqua, seguire la caduta delle rocce fino alla quota massima a cui abbiamo stabilito di andare. La visibilità è ottima ed è facile essere tratti in inganno: occhio quindi al computer!!!
Saraghi in gruppo nuotano fra i macigni, mentre in lontananza si distingue l’inconfondibile sagoma della cernia. Un grosso sasso, leggermente staccato dalla franata, attira l’attenzione.
La parte più alta è di circa 35 metri, mentre la frana termina 10 metri più in basso. Nuvole di anthias rosa si stagliano con eleganza nei pressi delle pareti dove grossi scorfani attendono immobili qualche incauto pesce di passaggio.
Spugne multicolori, nudibranchi tunicati e briozoi, si contendono lo spazio; la luce, che arriva facilmente anche a quote elevate, consente la vita alle alghe fotofile, che normalmente non si trovano oltre i 10-15 metri.
Grosse stelle marine cercano le prede in parete, mentre nelle zone sabbiose, fra un canalone e l’altro, piccoli gruppi di triglie sondano il fondo sollevando nuvole di sedimento.
Al Banco Pomata è possibile, con un pò di fortuna, fare incontri eccezionali, come quelli con la manta mediterranea (mobula) e con le aquile di mare.