Il 23 aprile 2004 nel lago ghiacciato del Verney, ad oltre 2000 mt. s.l.m. situato nel comprensorio sciistico di La Thuile (Valle d’Aosta), è stato teatro di un evento mondiale di assoluto prestigio sportivo e scientifico.
Il pluriprimatista mondiale di apnea Nicola Brischigiaro, (13 prestazioni mondiali realizzate tra record ed esperimenti, di cui 5 primati scientifici stabiliti sotto il ghiaccio in apnea e noto anche come “l’uomo che parla con i delfini” grazie agli esperimenti di comunicazione tra uomo e delfino che conduce con il CNR), ha compiuto alcuni tuffi sotto la coltre gelata, insieme a Fabio Desogus, Mattia Malara e Marco Malpieri (figlio diciassettenne del noto professore iperbarico, presente con la sua equipe per effettuare una serie di esperimenti medico-scientifici).
Fabio Desogus e Marco Malpieri si sono calati nel lago da un foro praticato nel ghiaccio, ad una temperatura di 1° ed hanno nuotato sotto la coltre di ghiaccio e neve spessa due metri, raggiungendo una distanza di 32 metri e riemergendo da altri fori realizzati in corrispondenza della distanza percorsa, offrendo un notevole contributo alla ricerca scientifica. L’ambiente subacqueo cambia radicalmente in base alle condizioni climatiche e, con esso, le sensazioni che si provano.
Il senso di apprensione aumenta con il diminuire della visibilità e con l’aumentare del freddo; e poi c’è la preparazione, la muta bagnata anche all’interno, i brividi di freddo, l’acqua che ad ogni ventilazione si gela sul viso, le labbra intorpidite, le mani ed i piedi che perdono sensibilità; ma bisogna stare calmi, cercare di rilassarsi ugualmente e pensare solo al tuffo; ecco perchè psicologicamente questo genere di immersione mette davvero a dura prova.